Scopo del seguente contributo − primo di tre articoli dedicati al confronto fra ermeneutica ontologica ed esistenzialismo sartriano − è quello di mostrare come, da una particolare lettura e de L’essere e il nulla e della prima sezione di Verità e metodo (dedicata all’esperienza dell’arte), sia possibile sviluppare, sui concetti di gioco ed esperienza artistica, la possibilità di fatto di un’ermeneutica esistenzialista, o come sarà qui chiamata, del libero soggetto. Ermeneutica che prendendo le mosse dalla coscienza irriflessa sartriana sia capace di portare su di un piano umano ciò è posto da Gadamer, esplicitamente ispirato dagli itinerari heideggeriani, su di un piano in cui si dà principalmente l’essere. Ciò detto, una domanda si impone alla nostra attenzione: quali le conseguenze dell’insinuarsi di un puro nulla nell’atto del disvelamento ontologico? Cercheremo di rispondere a tale importante questione nel corso del nostro lavoro.
Leggi il documento completo di Marco Serratore: L’ermeneutica del libero soggetto. Si veda anche la sua omonima tesi di laurea relativa allo stesso argomento.