La lingua italiana non esiste in natura, la maggior parte degli italiani se ne serve per scrivere romanzi continuando a coltivare i suoi dialetti, il che spiega il successo di un teatro profondamente dialettale, dove le idee vengono espresse in maniera bonaria e «filosofica» (filosofia sta per rassegnazione e strampalata saggezza). Il teatro invece è parola, ragione, protesta. (…) Mai come oggi il costume italiano, per la sua vitale follia, ha offerto tanto il fianco agli autori satirici. Ma se proviamo a metterci nei panni di un autore ben presto arriveremmo alla conclusione che da noi la vita supera ogni satira.
La lingua di Flaiano
Tratto daEnnio Flaiano, Lo spettatore addormentato
Adelphi