«Dietro lo specchio» di Silvia Argento

Leave a comment

S. Argento,
Dietro lo specchio.
Oscar Wilde e l’estetica del quotidiano
Ex Libris Edizioni, Palermo 2019

 

Il libro di Silvia Argento è una vera e propria dichiarazione d’amore incondizionata per il Wilde meno “battuto”, quell’ultimo Wilde che, deposti gli abiti di dandy celebrato passando alla damnatio memoriae attraverso una dura carcerazione, riscopre il valore dell’essenzialità e finanche dell’indigenza. Dall’estetica edonista dell’intellettuale ozioso a una estetica che si impregna di etica e che si concentra sulla semplicità della quotidiana routine. In questa kenosis l’arte ci restituisce l’uomo nella sua imponderabile nudità e nel suo ennui tragico-romantico. Accusato di omosessualità, in un’epoca come quella vittoriana, già sbeffeggiata dal primo Wilde, che lo considera un terribile crimine, confinato nel carcere di Reading e pressoché abbandonato da tutti, lo scrittore non si lascia abbattere ma inizia una profonda introspezione che viene trasmessa nel De profundis, vero testamento di quegli ultimi anni. Una scrittura dotta e fluente quella di Silvia Argento, capace di cogliere tutte le metamorfosi di Wilde, di illustrare con un ottimo excursus l’epopea del dandismo e la multiforme ricchezza dell’Estetismo come movimento letterario e filosofico. Suggestivo anche il confronto tra Oscar Wilde e Gabriele D’Annuzio con le dovute similitudine e differenze. Interessante, soprattutto, da parte dell’Argento, avere dimostrato l’attualità del pensiero wildiano, oggi rappresentato dalla corrente dell’anglosassone Everyday Aestetics, che dà poi il sottotitolo al libro, che in fondo coglie lo straordinario nell’ordinario. Un’ascesi necessaria per ognuno di noi caduti nel tempo per dirla con Cioran. Imprescindibile, a tergo, la bibliografia proposta.

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.