La divina risoluzione dell’America

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Tra le Ultimissime dell’UAAR troviamo questa settimana due conferme del God in USA (uno, due). Nulla di filosoficamente rilevante: è un evento – un avvento – sociologico. Personalmente m’interessa più la pressione per definire legalmente persona un pre-born child (tutto ciò che sta tra l’ovulo fecondato e il nascituro, senza distinzione temporale ma con una ben chiara localizzazione spaziale).
L’8 novembre si voterà il referendum in Mississippi: «if we clearly define the preborn baby as a person, they will have the same right to life as all Americans do!» – da cui consegue logicamente che «a person is a human being at every age». Anche a -9 mesi, fuori dal tempo positivo.

 

 

 

 

 

 

(Nell’immagine a destra: in evidenza gli stati che hanno votato o stanno per votare per l’emendamento 26. Nell’immagine a sinistra: in rosso gli stati in cui vige la pena di morte. Il lettore scovi le differenze).

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