“Once upon a time in Hollywood” di Tarantino

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Once upon a time in Hollywood è il film più personale di Tarantino. Il regista ha sempre avuto un pubblico numeroso e capace d’amare il suo cinema, che davvero sotto diversi aspetti è “accessibile a tutti”. Once upon a time in Hollywood non rientra in quest’ultima categoria. Questo è un film creato per chi ama il cinema, per chi ama sedersi su una poltrona per apprezzare ogni istante della pellicola, una pellicola perfetta sotto tutti i punti di vista.

Ma perché è il più personale? E soprattutto, perché è un film per chi ama il cinema? Questo film è una vera e propria proposta di matrimonio alla settima arte, poiché presenta non solo citazioni di altri film che lo hanno influenzato, ma anche riferimenti a tutta la filmografia tarantiniana, cosa che lo rende appunto il suo film più personale.

Le citazioni più facilmente riconoscibili sono quelle di Sergio Corbucci e Sergio Leone. È ben nota la passione di Tarantino per gli Spaghetti Western. Tuttavia la straordinaria capacità di questo regista è quella di far suo ciò che prende dagli altri. Ciò è sempre vero per tutti i suoi film, ma in quest’ultima opera c’è anche dell’altro.
Entriamo nella parte scottante del discorso: per capire questo film bisogna guardare tra le righe. Partiamo da Pulp Fiction: salta all’occhio la somiglianza dei nostri protagonisti, due uomini che lavorano insieme, di cui non conosciamo quasi per niente il passato, oltre a qualche accenno, e per nulla conosceremo il loro destino. Questo perché Tarantino ci porta nel suo mondo per poco meno tre ore, non importa ciò che è successo prima o dopo, quelli sono i personaggi e vedremo semplicemente delle vicende quotidiane. Inoltre nella serata dell’assalto della famiglia Manson, i due si ubriacheranno in un posto chiamato “Vega”, cognome di Vincent in Pulp Fiction.

Riguardo a Kill Bill, come non pensare a Jackie Chan? Si sa che i volumi di Kill Bill nascono dall’ispirazione dei film di quest’ultimo e della cultura Giapponese in generale. Nella scena del cinema in cui Sharon Tate guarda il suo stesso film la si vede assistere ad un combattimento molto simile a quello tra Beatrix Kiddo e Vernita Green in Kill Bill.

Per Death proof basti citare la scena della ragazza con i piedi sul cruscotto praticamente uguale, e il parallelismo tra le ragazze di Death proof poco responsabili e quelle di quest’ultimo film. Il film cita molto lo spaghetti western, lo abbiamo già detto, ma bisogna rimarcare che la scena iniziale in cui Rick e Cliff vengono intervistati è girata sul set di Django. Possiamo supporre, in aggiunta a ciò, che come Tarantino ha fatto più di un Western da regista, così Rick Dalton ha lavorato anche lui a più di un film Western.

Bastardi senza gloria è fondamentale: un riferimento immediato è la scena in cui Rick Dalton brucia dei nazisti in un suo film; ma forse l’affinità maggiore con il film del 2009 è che in esso Tarantino fa vincere i buoni e lo fa anche qui, come in fondo ha sempre fatto. Tarantino cambia il corso degli eventi facendo morire Hitler in Bastardi senza gloria, bruciato in un cinema, e risparmia la vita della dolce Sharon in quest’ultimo film, dopo una sequenza sanguinosa completamente tarantiniana, di quello che è il miglior tarantino.

All’inizio del film Jackie Brown, Jackie cammina con ripresa laterale in aeroporto, con un muro che ci presenta uno sfondo abbastanza particolare, cammina da destra verso sinistra, come se stesse andando via. In Once upon a time in Hollywood vedremo lo stesso muro con i protagonisti che camminano da sinistra verso destra. Ciò su cui bisognerebbe porre l’attenzione è che Jackie Brown è l’ultimo film girato a Los Angeles da Tarantino, prima di quest’ultimo. Tarantino non girava ad Hollywood da 22 anni. Dopo aver fatto Jackie Brown, suo terzo film, gira sei film lontano da Los Angeles, per poi farvi ritorno col suo nono film.

Rick Dalton va via da Los Angeles per girare dei film per sei mesi, sei come i film fatti da Tarantino lontano da Los Angeles. E se Rick fosse Tarantino che ritorna dopo sei film per girare l’ultimo a casa, dove tutto è cominciato?

Jackie Brown va da destra verso sinistra, Rick Dalton procede da sinistra verso destra. Probabilmente ciò che vediamo andare e tornare non sono solo entità di film diversi, ma è lo stesso Tarantino che fa ritorno con quello che potrebbe essere il suo ultimo film per chiudere un ciclo fantastico.

Le iene non è citato in maniera diretta, ma ciò non è di alcuna importanza: è il suo primo film. Forse a esso fa riferimento il titolo fiabesco: c’era una volta a Hollywood un Tarantino che esordiva dal nulla con piccole ambizioni e con un budget limitato, proprio come Rick Dalton esordisce con un dimenticato vecchio western.

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