Riceviamo e diffondiamo volentieri la notizia di un evento al Teatro Coppola – teatro dei cittadini di Catania per festeggiare il primo anniversario dell’occupazione del teatro stesso.
16 dicembre 2011 > 16 dicembre 2012
Un anno di occupazione
Se libertà t’è cara
derive da Aureliano in Palmira di Gioacchino Rossini
domenica 16 dicembre 2012, ore 21.00
Il 19 giugno del 1821 il Teatro Comunale (oggi Teatro Coppola Teatro dei Cittadini) inaugurò per la prima volta le sue attività di pubblico spettacolo mettendo in scena l’Aureliano in Palmira del Maestro Gioacchino Rossini.
Oggi, a un anno dalla riapertura del Teatro, vogliamo concederci il piacere di rivisitare quell’opera e farne il filo della narrazione emozionale di questi dodici mesi d’occupazione e restituzione alla città di un bene collettivo.
L’Ensamble Aureliano and toy piano, la Coppola folk orchestra, Errico Dibbennardo, il coro Doulce Memoire, Sonia Brex, Vodkafish, Fratelli Napoli, attori e maestranze del Teatro Coppola lasceranno alla deriva le suggestioni musicali e narrative dell’ “Aureliano in Palmira” mettendo in scena la presentazione del libro “Senza smettere di essere un teatro”, scritto e autoprodotto dalle individualità che il Coppola stanno ricostruendo giorno dopo giorno.
Una festa di Libertà, un po’ d’orgoglio, la certezza di una legittima illegalità.
Se la civilizzazione di un paese conoscesi della esistenza di un Teatro, se esso contribuisce al raffinamento del gusto, ripulisce i costumi, e dà un maggior progresso alle belle arti in generale, Catania, ove le scienze e la bella letteratura sono state in tutti i tempi abbastanza coltivate, lo ha finalmente acquistato. La mancanza ne formava al certo un vuoto rimarchevole, e facea riguardare Catania, come in attrasso relativamente a questo ramo di pubblica civilizzazione. Oramai questa taccia non può esserle più corrisposta…Quando si vuol fare, tutto si fa.
Estratto dal Manifesto per l’apertura del Teatro Comunale provvisorio, 1820
